Il vicedirettore del “Fatto Quotidiano” Stefano Feltri riferisce del pranzo di Luigi Di Maio con i membri italiani della commissione Trilateral svoltosi presso l’istituto Ispi di Milano (dove ho studiato anche io, nda). Il sito dell’Ispi, il più prestigioso think tank di politica internazionale del nostro Paese, diretto dal prof. Paolo Magri e che ha come presidente onorario Giorgio Napolitano, ha diffuso ieri una foto che ritrae Di Maio insieme a Carlo Secchi, ex rettore della Bocconi e presidente della sezione italiana della Trilateral Commission. L’evento all’Ispi è stato infatti organizzato insieme a questa associazione fondata negli anni ’70 da David Rockefeller che riunisce vertici economici, politici e accademici, e che da ormai diversi anni è uno degli obiettivi preferiti dei complottisti insieme al gruppo Bilderberg. Ecco come il sito dell’istituto ha descritto l’evento.
“Europa, terrorismo e immigrazioni sono stati i temi al centro del Lunch Talk tenutosi venerdì 22 aprile con i membri del Consiglio dell’ISPI e i vertici di di aziende e istituzioni tra i quali Pirelli, Intesa Sanpaolo, A2A, ENI, Dalmine, il direttore del Corriere della Sera Fontana e il senatore Mario Monti”. Mario Monti è presidente onorario della Trilateral Europa, ed era stato duramente criticato dai 5 Stelle per questi rapporti con l’establishment mondiale ai tempi della sua nomina a presidente del Consiglio. Il pranzo di Di Maio è una notizia piuttosto curiosa non solo per la nota ostilità del mondo M5S a queste associazioni “simbolo” dei cosiddetti poteri forti. Solo tre giorni prima il pranzo milanese del vicepresidente della Camera il membro del direttorio pentastellato Roberto Fico aveva duramente criticato sul blog di Grillo il ministro Maria Elena Boschi per lo stesso motivo, ovvero un suo intervento presso la Trilateral.
Mel 2012 era il Bilderberg, oggi è la Trilaterale, riunita per tre giorni a Roma sotto la protezione di un imponente apparato di sicurezza. Forse è il caso di ricordare cosa sia la Trilaterale, quanto questa organizzazione delle élite economiche abbia influito sulle politiche dei Paesi occidentali. La dottrina della Trilaterale è riassunta nel Rapporto del 1975: la democrazia entra in crisi quando ci sono troppi cittadini coinvolti e attivi; i cittadini non hanno gli strumenti per governare la cosa pubblica; troppa domanda politica e partecipazione ostacolano il funzionamento del sistema…Il Ministro Boschi convocato alla riunione dei potenti non è che il simbolo di un Governo senza autonomia, una misera pedina al servizio di interessi altri, non della volontà popolare. Tutto questo con il beneplacito di un Presidente della Repubblica che ha accolto serenamente una riunione della quale non ci è dato sapere nulla, perché non c’è uno straccio di giornalista che possa o voglia (come il Presidente della Rai) raccontare nulla. Questa vicenda non può essere chiusa sotto silenzio, utilizzeremo ogni strumento per vederci più chiaro.