Sfiducia popolare e trionfalismo del leader: Renzi in cerca di un plebiscito impossibile

martedì, 3 maggio 2016

Hai voglia a studiare la coreografia perfetta in un teatro appena restaurato, per lanciare la tua campagna referendaria. Se fuori da quel teatro fiorentino ci sono i risparmiatori infuriati di Banca Etruria, la loro protesta ti rovinerà la festa. E nel senso comune degli italiani lo stop alla quotazione in Borsa di Popolare Vicenza segnala una sfiducia nel sistema bancario che davvero non ha precedenti. Dopo un 1 maggio in cui –lo segnala Ilvo Diamanti- il 70% degli intervistati dichiara di non credere nella ripresa economica.
Per che cosa dovremmo esultare? Perché un’azienda nata in Italia ma ormai basata all’estero, la Fca, stringe accordi con Google sull’auto del futuro che si guida da sola? Perché Renzi si vanta di aver fatto meglio dei 63 governi che lo hanno preceduto, sostituendo la sparata del Bum-Bum all’epopea del boom?
Credo che non basteranno 10 mila Comitati per il Sì, e neanche un uso martellante dei telegiornali Rai, per lenire la fastidiosa sensazione di precarietà che Renzi comincia a vivere. Il plebiscito che va cercando sulla riforma costituzionale, e sul quale carica un trionfalismo leaderistico davvero fuori luogo, si scontra ogni giorno con l’economia reale che dissemina sfiducia.
Da lì bisognerebbe ripartire. Continuo a pensare che il referendum di metà ottobre sia solo uno specchietto per le allodole.

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