Sadiq Khan, volto nuovo di una civiltà europea cosmopolita e aperta che fa del meticciato una risorsa

sabato, 7 maggio 2016

A nulla è valso agitare lo spauracchio della quinta colonna islamica infiltrata nelle mura di casa nostra. Gli otto milioni e mezzo di londinesi, per oltre la metà componenti di minoranze e figli di immigrati, eleggendo l’avvocato dei diritti civili Sadiq Khan nuovo sindaco della loro metropoli, non hanno certo compiuto un gesto di sottomissione al “nemico esterno”. Si sono riconosciuti, al contrario, in un percorso di integrazione al quale aspirano e che li tocca da vicino nel presente post-coloniale e nel futuro meticcio che coinvolge anche la stragrande maggioranza dei musulmani europei.
Non so se a giugno il Regno Unito voterà pro o contro la Brexit, ma di certo oggi Londra si è confermata metropoli europea a tutti gli effetti. I suoi cittadini non hanno alcun interesse a uscire dall’Unione Europea e anzi impersonano la prospettiva di una nuova civiltà europea cosmopolita, aperta, capace di fare del meticciato una risorsa. Personalità come quella del laburista Sadiq Khan sono la risposta più efficace che le democrazie occidentali possano mettere in campo contro il fanatismo jihadista. Una bella lezione di politica lungimirante anche per l’Italia.

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