L’Eurogruppo in programma oggi lunedì 9 maggio 2016 in merito al programma di assistenza alla Grecia non dovrebbe concludersi con svolte particolarmente significative. Il Parlamento di Atene ha approvato un nuovo pacchetto di misure di contenimento della spesa e di aumento delle imposte , con tagli alle pensioni e riforma dell’Iva, così ottemperando alle richieste dei Paesi creditori. Nelle scorse settimane si era verificato l’ormai consueto scontro tra il governo greco, che chiede misure di sollievo che pongano fine all’austerity, e il gruppo dei creditori, guidato dalla Germania, ostile ad accogliere nuovi interventi finanziari di aiuto. Un circolo vizioso che il leader della Spd vorrebbe interrompere. Prima dell’incontro dell’Eurogruppo il vicecancelliere Sigmar Gabriel si è infatti espresso per il taglio del debito greco. “Dover lottare ogni 12 mesi per avere nuovi crediti per pagare quelli vecchi non aiuta nè il Paese nè i suoi cittadini. Tutti sanno che prima o poi arriverà una misura di riduzione del debito greco. Non ha più senso ormai evitare questa discussione”. Le parole di Gabriel rappresentano una novità piuttosto significativa, visto che in passato la Spd aveva palesato la propria ostilità verso il governo di Alexis Tsipras, in particolar modo quando c’era Yanis Varoufakis come ministro delle Finanze. Dopo diversi mesi, e la conclusione del terzo programma di assistenza in precedenza rifiutato dall’esecutivo di Atene, dalla Germania socialdemocratica arrivano toni nuovi, e vicini alle dichiarazioni di altri attori importanti di questa vicenda. Il Fondo mondo internazionale ha reiterato la sua richiesta di un taglio del debito greco, mentre anche la Francia si è smarcata dalla opposizione della Germania. Angela Merkel e Wolfgang Schäuble rimangono però contrari, e diversi parlamentari dei partiti conservatori hanno attaccato l’alleato Gabriel per la sua posizione.