Il candidato di Lealtà-Azione Stefano Pavesi sfida Parisi grazie al sostegno della Lega

mercoledì, 11 maggio 2016

Stefano Parisi ha attaccato la prepotenza leghista sulla candidatura di un esponente del gruppo di estrema destra Lealtà-Azione nelle liste del Carroccio alle comunali di Milano, rimarcando la sua netta presa di distanza da un simile gruppo politico dai tratti neofascisti. Stefano Pavesi, che corre per la Lega Nord al consiglio di zona 8, gli risponde con toni aperti di sfida in un’intervista al Corriere della Sera di mercoledì 11 maggio 2016.  Pavesi critica il candidato sindaco del centrodestra per seguire le isterie dei centri sociali, ringraziando invece i dirigenti milanesi della Lega, Boni e Iezzi, per averlo difeso. “Mi hanno dato dell’antisemita quelli che hanno fischiato la Brigata Ebraica, del razzista quelli che discriminano gli italiani. Hanno fatto bene Boni e Salvini a non farsi dettare le scelte dalle isterie dei centri sociali, li ringrazio” . Pavesi, esponente di Lealtà-Azione, gruppo di estrema destra attivo in diverse iniziative sociali presente principalmente nel milanese, provoca anche sulla definizione di fascista, che non conferma ma neppure smentisce. ” C’è un cortocircuito su quel termine, usato solo come accusa. Sono nato quasi mezzo secolo dopo la fine del governo fascista. Io mi definisco un patriota, che ama la terra dei suoi padri e vuole difendere i suoi fratelli aiutando i più poveri e bisognosi tra miei compatrioti: famiglie, pensionati, cristiani. Se questo è essere fascista lo sono, se è altro non so”. Pavesi difende la scelta di commemorare i caduti della Rsi, che Lealtà-Azione commemora al Monumentale di Milano insieme a CasaPound ogni 25 aprile, e risponde seccamente a Parisi che aveva auspicato la sua mancata elezione. ” Io voglio lavorare per i cittadini e il territorio, e non mi fermo certo per accuse campate in aria. Sarà la gente a decidere se merito di rappresentarli. Il candidato sindaco può fare dichiarazioni elettorali ma se venissi eletto si dovrà confrontare anche con me per quel che riguarda Zona 8″. Toni aperti di sfida che imbarazzano Stefano Parisi, che aveva ribadito la pregiudiziale antifascista contro gli estremisti sia quando ha accettato la candidatura a sindaco sia al corteo del XXV aprile, dove ha partecipato sfilando dietro le striscione della Brigata Ebraica. La Lega Nord, che ha rinunciato a presentare estremisti di destra avvicinati durante la segreteria di Matteo Salvini nelle liste per le comunali, ha però mantenuto la promessa con Lealtà-Azione candidando Pavesi al Consiglio di Zona. Il leader del Carrocio aveva stretto un’alleanza con CasaPound, Lealtà-Azione e altri gruppi radicali per allargare i suoi consensi oltre il Nord. Un tentativo sostanzialmente fallito, ma che aveva portato alla sigla di patti da saldare, come le candidature alle amministrative. Salvini per ora preferisce non commentare il caso, limitandosi a parlare di sciocchezza, visto che a Milano, a differenza di Roma o di Torino, ha preferito tenere unito il centrodestra per provare a vincere. 

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