Sul Sole 24 Ore di lunedì 16 maggio 2016 è stata pubblicata una analisi sulla distribuzione dei redditi nei 6 Paesi più importanti dell’UE occidentale: Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna e Paesi Bassi. In queste Nazioni i super-ricchi, identificati come i contribuenti con redditi annui superiori ai 200 mila euro, rappresentano solo lo 0,3 della popolazione, pari a 336 milioni di persone. I poveri, ovvero coloro che guadagnano tra 0 e 10 mila euro, sono invece più di 50 milioni di persone. Il maggior numero di super-ricchi si trova nel Regno Unito, con lo 0,7% dei contribuenti, mentre in Italia questa percentuale scende allo 0,2%. Si tratta di poco più di 78 mila contribuenti. Solo 32 mila italiani dichiarano più di 300 mila euro l’anno. Si sale invece allo 0,8% del totale per i contribuenti tra i 100 e i 200 mila euro l’anno. Come rimarca il Sole, l’Italia detiene il record di contribuenti con i redditi più bassi, tra 0 e 10 mila euro: quasi 13 milioni, circa un terzo del totale. In Germania la percentuale scende al 28%, mentre in Francia, Spagna e Regno Unito la maggior parte dei contribuenti si trova tra i 10 e i 20 mila euro annui. L’Italia è anche il Paese con il maggior numero di persone sottoposte alla tassazione del reddito, circa 40 milioni di persone. In parte deriva dall’elevato numero di partite Iva, e dalla imposizione sui redditi da pensione, assente in diversi Stati come la Germania (che erogano però assegni più bassi). L’Italia è il grande Paese europeo con la minor omogeneità nella distribuzione del reddito: alla crescita dello stesso si assiste a una vera e propria rarefazione. Dal 32% sottoposto all’aliquota più bassa allo 0,2% di quella più alta.