L’addio all’Islam politico di Ennahda, i Fratelli Musulmani della Tunisia

sabato, 21 maggio 2016

Ennahda, il partito islamico sezione tunisina dei Fratelli Musulmani, apre oggi a Tunisi un congresso davvero fondamentale. Come anticipato in una intervista a Le Monde dal suo leader Rachid Ghannouchi, Ennahda si appresta a dire addio all’Islam politico. Nella Nazione che ha dato il via alla Primavera araba la più importante formazione musulmana, “gemella” della Fratellanza messa al bando in Egitto dall’autoritario Al-Sisi progetta di diventare un partito sostanzialmente laico. Ecco come il sito dell’agenzia Agi riporta il pensiero di Ghannouchi. l leader di Ennahda ha spiegato come a partire dal prossimo congresso la sua formazione politica si definirà come un movimento “democratico e civile” i cui “valori di rifermento” saranno la “civilizzazione islamica e quella moderna”. Ghannouchi ha anche preconizzato una totale separazione della sfera politica pubblica da quella religiosa, il bando di qualsiasi attività partitica nelle moschee ed il divieto per gli imam di aderire ad uno specifico movimento politico. Una svolta che segna una rottura totale con le spinte estremiste che hanno provocato numerosi attentati in Tunisia. La recente democrazia tunisina è un obiettivo dell’ISIS e di al-Qaida, che provano a far deragliare un cambiamento che avrebbe un impatto davvero rilevante.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.