Il Corriere della Sera di lunedì 23 maggio ospita una lettera inviata da Bianca Berlinguer. La direttrice del TG3 interviene sul caso di un giornalista dell’Unità, Massimo Franchi, sottoposto a un procedimento disciplinare per aver criticato Renzi difendendo l’eredità di Enrico Berlinguer sul suo profilo personale di Twitter. Dopo aver descritto il caso, e rimarcato il suo imbarazzo per esser costretta a parlare di suo padre, Bianca Berlinguer illustra le sue preoccupazioni sul caso. ” Se per quasi un mese l’Unità discute quotidianamente del bilancio e del ruolo storico e del senso attuale di Enrico Berlinguer perché mai non dovrebbe essere legittimo valutarlo rispetto all’identità e alla politica del partito democratico? Se così non fosse il titolo di domenica: “Berlinguer era per il monocameralismo” risulterebbe una forzatura strumentarle. Mi spiace – aggiunge – sentirmi costretta a intervenire pubblicamente ed è solo la seconda volta in oltre 30 anni. Ho visto nel provvedimento disciplinare un atto due volte negativo che mi ha indotto a scrivere queste righe, Innanzitutto perché quella misura condiziona e deforma un dibattito che deve essere più libero possibile e che mai dovrebbe ricorrere a interdizioni e censure tantomeno da parte di un giornale che continua a definirsi fondato da Antonio Gramsci. E poi perché quell’azione disciplinare richiama delicatissime e cruciali questioni di libertà, relativamente a diritto di qualsiasi lavoratore di avere proprie idee e di poter pienamente esprimere, quando non danneggino la propria azienda