Spararle grosse nel tentativo di ricominciare a “far notizia”… così Feltri scivola nel grottesco

martedì, 31 maggio 2016

Libero di martedì 31 maggio 2016 è caratterizzato da alcuni titoli e contenuti particolarmente forti, tipici della passata direzione ( si veda il Bastardi islamici dopo gli attacchi di Parigi). La prima pagina è aperta da un titolo sui problemi delle maggiori città italiane, corredato da un orrido sommario in cui si accosta la tragedia di Sara Di Pietrantonio alle vicende amministrative dei Comuni, con una descrizione di “arrostita” così desolante da non esser commentabile. A fianco c’è un editoriale di Vittorio Feltri in cui il direttore di Libero si schiera per la Brexit. La motivazione è piuttosto surreale, ovvero il rimpianto per l’Europa quando non c’era l’UE, quando si stava tutti meglio, oltre che l’apprezzamento per lo strumento del referendum. Nei giorni scorsi invece il neo-direttore si era spinto ad affermare che i migranti arrivati via mare potevano anche affogare, tanto doveva essere arcigna la difesa per impedire nuovi sbarchi. Vittorio Feltri sembra voler spostare su toni ancora più estremi Libero, anche per superare la diffidenza di un pubblico che certo non apprezzerebbe una versione governativa del suo quotidiano. L’ostilità nei confronti di Renzi è ormai molto marcata in chi è convinto sostenitore del centrodestra, e Libero sembra oscillare tra l’accattivarsi i suoi elettori con posizioni ancora più cattiviste del passato, e un placido silenzio sulle riforme costituzionali.

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