Vale la pena di segnalare che la candidata del Partito Democratico milanese Sumaya Abdel Qader, animatrice del Caim (Coordinamento associazioni islamiche di Milano e Monza) e fondatrice dell’associazione femminile Aicha, ha ottenuto più di mille preferenze. Un indubbio successo, se si tiene conto della vera e propria campagna ostile cui l’avevano sottoposta altri due candidati della medesima lista, Marian Ismail Mohamed e Daniele Nahum, i quali l’accusavano -a mio parere irresponsabilmente- di essere una portavoce del radicalismo islamico e (addirittura) del wahabismo. Insieme, la somma delle preferenze conseguite da Marian Ismail Mohamed e Daniele Nahum neanche raggiunge quelle ottenute dalla sola Sumaya. Lo considero uno spiraglio di ragionevolezza sul quale lavorare insieme in futuro, superando polemiche strumentali, affinchè la comune battaglia culturale contro il jihadismo e per l’integrazione dei musulmani faccia dei concreti passi avanti. Garantendo parità di diritti, fin qui negati, alla vasta comunità dell’islam milanese.