Cossutta: vi spiego perchè non ho votato Sala al primo turno ma lo voterò domenica al ballottaggio

lunedì, 13 giugno 2016

Condivido sul blog questa lettera ricevuta da Dario Cossutta.

Caro Gad,
mi chiedi come voterò al ballottaggio. Come sai al primo turno non ho votato Sala. Continuo a ritenere che la scelta di candidare Sala dopo l’esperienza Pisapia sia stata sbagliata. L’idea che sarebbe stato necessario “sfondare” al centro si è dimostrata non solo infondata ma controproducente perché ha alimentato la disaffezione ed una larga astensione da parte della sinistra.La forza ed il successo di Pisapia stavano nella capacità di includere pezzi importanti di società e di esperienze culturali e politiche che erano ai margini e non riuscivano a sentirsi parte di un progetto reale di cambiamento dopo decenni di mortificazione delle componenti più povere e socialmente più deboli. L’idea di Renzi, che per il rinnovamento della politica, assolutamente indispensabile ed urgente, si debba fare una politica di centro, in queste elezioni è stata sconfitta.
Ora è possibile dare un chiaro segnale politico votando Sala al ballottaggio. Vale certo l’argomento che se vincesse Parisi consegneremmo Milano ai Salvini, De Corato, Lupi e compagnia e diventerebbe più aspra la frattura con parti importanti della società, con una esasperazione delle disuguaglianze ed un rischio serio di involuzione democratica. Dobbiamo però votare Sala per un’altra ragione che a me sembra altrettanto rilevante: dimostrare con il nostro voto determinante che c’è bisogno della sinistra, che senza le idee e il cuore della sinistra non si vince. Sconfitta l’idea di Renzi, bisogna ora lavorare per mantenere aperta una prospettiva diversa. La politica, se vuole riconquistare il consenso e l’attiva adesione soprattutto dei giovani, è fatta certamente di scelte concrete (e non è retorico ricordare che non vi può essere buona politica senza la capacità di fare riferimento sempre alle condizioni materiali della popolazione), ma deve essere anche capace di creare emozioni e speranze in un credibile progetto di diversa organizzazione sociale basato su una diversa scala di valori rispetto a quelli oggi dominanti ma profondamente in crisi.
Il nostro voto per Sala può costituire un monito: lasciamo aperta la speranza per la sinistra perché senza la sinistra non c’è cambiamento. Non bisogna limitarsi al voto però. Occorre verificare le persone che formeranno la Giunta e vigilare sulla realizzazione di quelle parti del programma che sono certamente condivisibili e soprattutto di quelle promesse che vengono fatte a ridosso della giornata del voto. Con il voto a Sala, possiamo dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, che a sinistra non ci sono gufi, ma persone coerenti, che leggono la realtà con occhi diversi da quelli degli opportunisti benpensanti e conservatori.
Per questo, mentre voterò NO al referendum, voterò Sala al ballottaggio per sconfiggere Parisi ma anche per lasciare aperta la speranza di una sinistra forte, inclusiva e vincente.
Dario Cossutta

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.