La Finlandia firma accordo per lavorare 3 giorni in più l’anno senza aumenti salariali

mercoledì, 15 giugno 2016

In Finlandia governo e sindacati hanno raggiunto un accordo che impone ai lavoratori di svolgere un maggior carico orario senza alcun aumento salariale. L’intesa, che riguarda l’87% della forza lavoro finlandese, prevede che gli occupati lavorino 24 ore in più l’anno, pari a tre giorni, con lo stesso stipendio. Un accordo raggiunto dopo una trattativa durata molti mesi, che ha trovato un’intesa su una ipotesi a cui i sindacati erano inizialmente contrari. Il governo di centrodestra guidato da Juha Sipilä spera così di ritrovare competitività, dopo una prolungata fase di difficoltà economiche. I sindacati hanno accetto il congelamento dei salari per un anno, mentre nel settore pubblico le retribuzioni saranno ridotte di circa il 30% tra il 2016 e il 2019. Il governo ha promesso di ridurre il carico fiscale così da mitigare queste misure di deflazione interna. La Finlandia, che rimane uno dei Paesi più ricchi dell’eurozona, con un tasso di occupazione al 68% contro il 56% di quello italiano, è stata in recessione tra il 2012 e il 2014. Nel 2015 è tornata la crescita, ma molto debole: solo lo 0,5%. Dopo aver subito un pesante contraccolpo per la crisi di Nokia, la Finlandia è stata colpita dalle sanzioni imposte alla Russia, il suo maggior partner commerciale fuori dall’eurozona. L’export verso Mosca è passato dal 10% del 2012 al 5,8% dello scorso anno. Nonostante la sostanziale stagnazione il costo del lavoro è cresciuto del 20% dal 2008, e questo ha spinto governo e sindacati a trovare un accordo per farlo scendere al livello delle economie concorrenti, come Svezia e Germania.

 

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