Le destre nazionaliste europee ora vogliono tutte “fare come gli inglesi”. Presentano la Brexit come una rivoluzione democratica ignorando che, nel tempo della globalizzazione dell’economia e delle culture, l’unica democrazia possibile ha da essere sovranazionale. Se la concepisci ristretta dentro al perimetro di uno Stato, riservandone i diritti e le tutele come prerogative riservate ai soli detentori di quella cittadinanza, è inevitabile che ben presto gli interessi locali entrino in rotta di collisione con quelli dei vicini. Giustamente oggi Jacques Attali preconizza che avanti di questo passo, sulle ceneri dell’Ue, nel giro di alcuni decenni anche i francesi e i tedeschi ricomincerebbero a farsi la guerra.
Non a caso i migranti sono la bestia nera dei nazionalisti. Dapprima se la prendevano con gli extracomunitari. Ma ora esprimono la loro ostilità anche nei confronti degli immigrati comunitari, cui vorrebbero negare le prestazioni del Welfare anche se tutti gli economisti concordano nel riconoscere il loro apporto benefico al bilancio pubblico degli Stati che li ospitano.
Forse non lo sanno, o comunque pensano che la faccenda riguarderà solo i posteri, ma operando per la demolizinoe dell’architettura dell’Unione preparano il ritorno di un’epoca di guerre.