Nigel Farage ha detto addio alla leadership dell’UKIP, il partito da lui fondato negli anni novanta per promuovere l’addio del Regno Unito all’UE. Farage ha dichiarato che dopo la Brexit non potrebbe più raggiungere un traguardo più importante, e di voler lasciare la guida del partito per tornare ad avere una vita più normale, visto che non ha mai voluto fare il politico di professione. Le dimissioni di Farage dovrebbero essere irrevocabili, almeno così ha spiegato il leader dell’UKIP, che però in passato già aveva compiuto questo passo per poi tornare alla guida del partito. Nel 2009 aveva abbandonato questo incarico, per poi esser rieletto leader un anno dopo. Nel 2015, dopo aver mancato l’ingresso alla Camera dei Comuni, c’era stato un annuncio di dimissioni poi mai effettivamente concretizzatesi perchè respinte dalla direzione dell’UKIP Farage era uno dei fondatori dell’UKIP, e aveva assunto la guida di questa formazione politica nel 2006, portandolo ai suoi massimi successi,come il primo posto raggiunto nelle elezioni europee del 2014. Nigel Farage è l’ennesimo leader della politica britannica a lasciare il suo incarico dopo la vittoria del Leave nel referendum sull’UE. David Cameron ha annunciato le dimissioni da primo ministro, metà del governo ombra laburista ha abbandonato in contrasto con il leader Jeremy Corbyn, e Boris Johnson, uno dei leader del Leave insieme a Farage, ha preferito rinunciare alla candidatura a nuovo capo dei Conservatori.