La nuova, piuttosto inconsistente, polemica contro Chiara Appendino sul wi-fi a Torino

giovedì, 21 luglio 2016

Lo scenario internazionale offre molti spunti di riflessione alla classe politica italiana, ma la polemica del giorno sembra la, presunta, ostilità del M5S di Torino al wi-fi. Lo spunto, cavalcato in particolare dal PD sui social media, è stato fornito da un articolo de La Repubblica di giovedì 21 luglio in merito al programma elettorale di Chiara Appendino. Rimandiamo al pezzo linkato e a questa buona spiegazione del sito NextQuotidiano per una contestualizzazione della vicenda. La polemica sembra piuttosto fragile e inconsistente, come molte delle recenti lanciate contro i nuovi sindaci del M5S, visto che al massimo si può leggere un’eco delle campagne contro l’inquinamento elettromagnetico da tempo presenti nel nostro Paese. Una volta piacevano anche a sinistra, come la campagna contro le antenne di Radio Maria. Chiara Appendino ha immediatamente puntualizzato l’articolo di Repubblica su Twitter, rilanciando la parte del programma dove il M5S si dichiarava a favore del wi-f.

 

La strumentalizzazione politica odierna segue altre polemiche di poco o scarso rilievo, come la promozione della dieta vegana. Colpisce, in alcuni settori del PD, l’ossessione per il nulla da rinfacciare al Movimento 5 Stelle, a ogni caso, anche assai debole, lanciato da un giornale. Che si tratti della quotazione di Acea, delle Olimpiadi o chissà quale altro elemento che interessa solo una minoranza dell’opinione pubblica. Chiara Appendino è il volto, insieme a Virginia Raggi a Roma, della ottima performance del M5S alle recenti comunali. Difficile giudicare un sindaco a circa un mese dal suo insediamento, quando tra l’altro vive l’abituale luna di miele con l’elettorato che caratterizza ogni vertice istituzionale appena entrato in carica. Le prime mosse di Appendino, come la sua partecipazione alla chiusura del Ramadan o al Gay Pride, con tanto di manifesti nazisti cancellati, appaiono positive a chi ha una visione progressista in politica. Il sindaco di Torino ha mostrato coraggio, visto che i voti decisivi per la sua vittoria contro Piero Fassino sono stati presi a destra, dove ci sono diversi elettori non certo favorevoli a simili prese di posizione. Chi critica Appendino e M5S dovrebbe riflettere un po’ di più su questo aspetto, così come sull’abituale fase di attesa che l’elettorato concede a chi inizia il proprio mandato alla guida del Comune, più che auspicare un cambiamento dell’opinione pubblica su vicende così marginali che eventualmente scaldano solo i propri, pochi, fan.

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