Un cancro inesorabile si è portato via in fretta, ieri notte, Irene Bernardini. Una donna talmente solare che mai l’avresti associata alla morte. A Milano e in tutta Italia resterà preziosa la sua opera di cura dei disagi legati alle relazioni di coppia e alle fatiche delle famiglie. Anch’io e i miei cari serberemo un ricordo pieno di gratitudine della saggezza, dell’ironia, della grazia con cui ci ha accompagnati nel momento del bisogno. Dalla sua esperienza terapeutica e dalla sua sensibilità femminile Irene ha saputo trarre con discrezione alcuni libri lievi e importanti. Lei sapeva che le dinamiche interpersonali contengono zone d’ombra che vanno illuminate attraverso la consapevolezza. Lascia un patrimonio prezioso nelle politiche sociali e nella cultura democratica del nostro paese. Le donne come lei sono rare. Tanto amore e tanta intelligenza ha riversato in sua figlia Caterina che oggi abbraccio nel comune rimpianto.