Non è mai un bello spettacolo vedere la gente che brinda perchè qualcuno finisce in manette. E’ successo ieri a Montebelluna sotto la sede di veneto Banca dopo che l’ex amministratore delegato Vincenzo Consoli è stato posto agli arresti domiciliari. Ma quella foto “giustizialista” potrebbe diventare immagine simbolo dell’estate italiana 2016.
Pensate al famoso “modello Nord-Est” e chiedetevi: chi ha contribuito e chi ha sabotato il dinamismo dell’economia triveneta negli anni trascorsi? I lavoratori immigrati o l’intreccio politico-affaristico locale fondato sul credito facile agli amici e agli amici degli amici?
Come mai non si leva forte la voce di un Zaia o di un Salvini per denunciare il sistema di cui Consoli era solo uno dei registi?
Temo che la crisi di fiducia nel sistema bancario italiano, su cui in Borsa s’innestano com’è inevitabile pesanti manovre speculative, possa rivelarsi la vera emergenza italiana che renderà difficile qualsiasi piano di difesa del governo. Con le banche non si scherza, qui si rischia grosso. La furia dei risparmiatori traditi nel Nord-Est è un tuono che annuncia la bufera. Speriamo che non cadano preda di altri tribuni di piazza o televisivi, dopo le fregature che hanno già preso da quelli di prima.