Secondo i sondaggisti e i commentatori Hillary Clinton ha vinto il primo dibattito TV contro Donald Trump. Una sensazione condivisibile, visti i diversi momenti confusi e alcune uscite troppo rabbiose in cui è caduto il candidato repubblicano. Particolarmente poco sagace quando ha rimarcato di esser intelligente nel non pagare le tasse sul reddito, o nel momento in cui ha negato di esser stato a favore della guerra in Iraq quando esistono numerosi video in cui afferma il contrario. Momenti di scarsa lucidità che saranno probabilmente sfruttati dalla campagna di Hillary Clinton per spot pubblicitari con cui inondare gli Stati in bilico. Quanto conti un dibattito presidenziale rimane però oltremodo dubbio. A Romney il “trionfo” del 2012 non è servito a molto, mentre Obama aveva battuto nettamente John McCain senza prestazioni particolarmente dominanti, per dirla con un termine sportivo, nei confronti televisivi. Donald Trump ha dimostrato sul palco dell’Hofstra University numerosi difetti, ma osservandolo non si poteva non notare quanto il candidato repubblicano sia abile, assertivo e capace di esporre un’idea d’America convincente. Per vincere le presidenziali non serve avere un consenso plebiscitario, ma basta mobilitare la minoranza più grande di una società. Un obiettivo che non sembra impossibile per Donald Trump, anche se Hillary Clinton rimane leggermente favorita come lo era prima del dibattito. Altre considerazioni su Giornalettismo.