L’80% dei giovani ha votato No al referendum costituzionale.
Lo rileva un’analisi dell’istituto QuorumSas, curata per SkyTG24. Tra gli under 34, il bacino elettorale da cui è partita la carriera di Matteo Renzi, il No ha ottenuto un vero e proprio plebiscito. Solo gli anziani, prevalentemente residenti nelle zone rosse, hanno permesso al Sì di vincere in Emilia e Toscana, le uniche due regioni perse dal No. C’è anche il Sudtirolo, o provincia di Bolzano, ma lì conta solo lo schieramento della Svp e poco altro. Altro dato molto interessante rilevato da Quorum/Youtrend è il seguente: il No trionfa nelle aree dal maggior disagio sociale, come mostra il collasso del Sì al Sud.
Nei 100 comuni con più disoccupati il No vince con il 65,8%, nei 100 con meno disoccupati vince il Sì con il 59% #referendumcostituzionale
— YouTrend (@you_trend) 5 dicembre 2016
Decisiva per la mobilitazione del No l’ostilità al Governo: la maggior parte dei contrari alla riforma costituzionale si è recata alle urne per dare un segnale politico. Arrivato fortissimo: i contrari hanno sfiorato i 20 milioni di voti, cifra mai toccata dalle coalizioni politiche italiane nella storia recente. I Sì invece, in Italia, sono stati meno dei favorevoli al quesito referendario sulla durate delle trivellazioni. I quasi 13 milioni di italiani che avevano partecipato alla consultazione del 16 aprile 2016 avevano dato un segnale chiarissimo, poco raccolto dal PD e dai suoi dirigenti, come benissimo evidenziato dal direttore degli Stati Generali Jacopo Tondelli. Altri dati su Giornalettismo.