Se il Pdl “non è altro che una protesi del Cavaliere” (citazione di Giorgio Stracquadanio sul “Corriere” di oggi), come mai serpeggiano tanti sospetti al suo interno? Per la prima volta Berlusconi deve fare i conti con le critiche dei giornalisti amici (Ferrara, Feltri, Sallusti, Belpietro), con l’insofferenza dell’alleato leghista, e con il sospetto che tra i suoi discepoli si annidino dei traditori, pronti a chiedergli di fare un passo indietro per salvare il Popolo della Libertà. Le voci su un incarico a Gianni Letta o a Giulio Tremonti per lui suonano come pugnalate alle spalle?
Stasera alle 21,10 su La7 L’Infedele vi racconterà quest’ultima fase del berlusconismo con due donne parlamentari molto vicine al premier: Licia Ronzulli e Nunzia De Girolamo. Che si confronteranno con Gianni Cuperlo del Pd, Alessandro Campi (direttore scientifico di “FareFuturo”, la fondazione dei finiani che oggi lasciano il governo). Ci aiuteranno due osservatori intelligenti e ironici come Filippo Ceccarelli di “Repubblica” e l’ex parlamentare della destra missina Tommaso Staiti di Cuddia (mai entrato in Alleanza nazionale e nel Pdl). Quanto al dilemma vissuto dalla Lega -fino a quando legare il proprio destino a Berlusconi?- lo affronteremo con Gilberto Oneto, storico dell’anti-Risorgimento e vecchio amico di Gianfranco Miglio. Parteciperà inoltre il leghista vicentino Davide Lovat, pensatore critico del movimento.
Nel corso della trasmissione trasmetteremo un’intervista assai significativa di Gianluigi Nuzzi con il Procuratore distrettuale antimafia di Roma, Giancarlo Capaldo, coordinatore di molte inchieste giudiziarie sulla cosiddetta “cricca”. Ma L’Infedele stasera, dopo aver seguito da vicino le primarie del centrosinistra milanese, comincerà da un mio dialogo in diretta con il loro vincitore, Giuliano Pisapia.
Conto sulla vostra intensa partecipazione con domande, commenti e suggerimenti. Buona trasmissione a tutti.