Davide Boni non sarà neppure processato per le accuse di corruzione che lo riguardavano, e che l’avevano spinto a dimettersi dalla presidenza del Consiglio regionale della Lombardia. Nel 2012, quando erano esplosi numerosi casi di corruzione all’interno dell’amministrazione lombarda di Formigoni, che portarono allo scioglimento anticipato del Consiglio e le elezioni poi vinte da Maroni nel febbraio 2013, Boni fu accusato da un architetto, Michele Ugliola, di aver beneficiato di tangenti milionari ricevute grazie a valutazioni ambientali assai benevole verso varie aziende private tra il 2005 ed il 2010, quando l’esponente leghista era assessore all’Ambiente della Lombardia. Accuse che però non sono state circostanziate dai fatti emersi dalle indagini, e che hanno portato all’archiviazione per Davide Boni. Nella primavera del 2012 lo storico esponente del Carroccio lombardo si dimise dalla presidenza del Consiglio regionale. Al sito Affaritaliani Boni ha spiegato come ciò rappresenti la fine di un incubo.