Il Consiglio europeo straordinario di mercoledì 16 luglio convocato subito l’elezione di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione si è concluso con un fallimento. Il vertice tra i capi di stato e di governo dei 28 paesi membri era stato convocato per trovare un’intesa sulla nuova guida della politica estera UE così come sul presidente del Consiglio europeo. Nessun accordo è stato siglato, e la nomina di Federica Mogherini all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza è stata fermata dal no compatto dei paesi dell’Est Europa. E’ prevalsa la linea degli interessi nazionali incarnata da Angela Merkel, che ha chiesto ed alla fine ottenuto un accordo complessivo su tutte le nomine che daranno un nuovo volto all’UE. La richiesta di Jean-Claude Juncker di avere subito il suo vice presidente è stata bocciata.
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