Lo Stato che si arrocca dietro alla versione ufficiale dei Carabinieri, convinti di trovare magistrati compiacenti sulla versione del colpo “accidentale”, alla fine è (o, speriamo, sarebbe) uno Stato che perde Napoli. Non solo il quartiere Traiano, tutta Napoli e un gran pezzo di società che con le regole dello Stato intrattiene solo relazioni saltuarie.
I cortei dei giorni scorsi con la scelta di campo che sembravano dichiarare -stiamo con la camorra, non con le forze dell’ordine- suonano un allarme grave per la nostra democrazia. Ma il dolore della famiglia di Davide Bifolco si è trasformato in combattività e merita il rispetto di tutti, anche quando sconfina nella mediatizzazione esasperata del macabro (le foto del cadavere postate su Facebook).
L’unica risposta democratica è quella della trasparenza, dell’indagine senza protezioni e complicità istituzionali. L’unica è dimostrare che lo Stato non protegge chi sbaglia, quand’anche sia uno dei suoi funzionari.