Così come faceva ridere, sui giornali di lunedì scorso, l’unanime coro dei ritardatari che esultavano a destra e a manca per la vittoria dell’eretico Tsipras, ugualmente sconcerta l’immediato contraccolpo di delusione. Il governo senza donne (errore grave). Con ministri di destra vagamente xenofobi e antisemiti (forse inevitabile ma per lo meno imbarazzante). Orientamento filo-Putin (forse è la cosa peggiore ).
Accontentiamoci di dire una banalità: la rivolta greca contro la Troika è sacrosanta e può esercitare un influsso benefico sul futuro dell’Europa senza bisogna di assumere Tsipras come novello Zeus, o Marx, o Che Guevara a seconda dei gusti.