Fu la strage del 13 aprile scorso, circa 800 annegati tutti in una volta, a costringere i governanti europei a riunirsi per affrontare insieme la questione del flusso migratorio. Ne parlarono a un vertice di Bruxelles dieci giorni dopo. Nonostante il bluff di Renzi che dichiarò “un passo avanti clamoroso”, si capì subito che la faccenda sarebbe andata per le lunghe. Dopo una nottata di litigi e chiusure, ieri, tutto rinviato al 9 luglio con la tacita intesa che ogni eventuale decisione assunta divenga operativa dall’autunno.
L’unico vero messaggio è: arrangiatevi. Spero che l’Italia faccia da sola, come già fece con Mare Nostrum, e come Renzi ogni tanto lascia trapelare. E’ l’unico modo di riparare, parzialmente, una vergogna storica che ricorda quella dell’Europa 1938.