La malattia di Touil dopo l’assurda carcerazione (di cui si vantava Alfano)

sabato, 31 ottobre 2015

La vicenda di Abdel Majid Touil è semplicemente agghiacciante, una palese violazione dei diritti umani subita da un giovane di 22 anni. A fine maggio Touil è stato arrestato per gli attentati del Bardo: la versione delle autorità tunisine è apparsa subito molto fragile, visto che c’erano diverse testimonianze che accertavano la sua presenza in Italia (a scuola, dove imparava la nostra lingua) nei giorni della strage. Dopo cinque lunghissimi mesi di carcere la magistratura italiana ha bocciato la richiesta di estradizione fatta dalla Tunisia, per la palese insussistenza di alcuna prova nei confronti di Touil. Il giovane marocchino è tornato ieri nella casa della madre a Gaggiano, nel milanese. 5 mesi di carcere, con un’accusa che se provata gli sarebbe probabilmente costata la pena di morte, lo hanno reso “un automa terrorizzato da chi gli sta intorno”, come spiega il suo avvocato al “Corriere della Sera” di sabato 31 ottobre 2015. Touil non voleva neppure lasciare il Cie di Torino dove era stato portato dopo la liberazione dal carcere di Opera, perché negava di avere una casa. La madre Fatima, che l’ha potuto riabbracciare, è stata così generosa da ringraziare l’Italia, auspicando che ora suo figlio possa guarire dopo la dolorosa esperienza subita. Il dramma di questo ragazzo non è ancora finito: su di lui pende una procedura di espulsione. Il problema è che se fosse rimpatriato in Marocco potrebbe rischiare ancora l’estradizione in Tunisia, nonostante la palese falsità dell’accusa nei suoi confronti. Per questo i suoi avvocati hanno fatto richiesta d’asilo, che il nostro Paese, in un moto di dignità, dovrebbe concedergli. Nei giorni dell’arresto di Touil la politica aveva dato il peggio di se: Salvini aveva rivendicato la sua sagacia (certo, come no) nel prevedere gli sbarchi dei terroristi tra i migranti, Renzi aveva perfino parlato di problemi psichiatrici per chi metteva in dubbio l’arresto. Alfano, come di consueto, aveva festeggiato il fermo di Touil, pensando di poter sfruttare un po’ di pubblicità per il suo lavoro da ministro degli Interni. A più di 5 mesi da quei giorni, ora c’è un ragazzo con una vita distrutta, una tragedia che si sarebbe potuta evitare visto che le prove della sua innocenza erano evidenti sin dai primi giorni successivi all’arresto.

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