Con l’annuncio di ieri che Fiat E Chrysler potranno fondersi nei prossimi due o tre anni in una società avente la sua centrale operativa negli Usa, Sergio Marchionne ha confermato ciò che tutte le persone di buon senso già sapevano, e troppi in mala fede continua
- Economia
Il “Corriere” e la Fiat: opportuno un chiarimento
Nei giorni scorsi l’agenzia Radiocor e il sito Dagospia, ripresi da numerosi organi di stampa, hanno raccontato di una lettera indirizzata al presidente della Rcs Quotidiani, il notaio Piergaetano Marchetti, per protestare contro la linea tenuta dal “Corriere della Sera” sul referendum alla Fiat di continua
Se in Italia le donne non riescono a lavorare
C’entrerà qualcosa con la cultura dominante, con i genitori che incoraggiano le figlie a fare le graziose di fronte ai vecchi bavosi, con l’accettazione di un velinismo poco decoroso, insomma c’entrerà qualcosa con l’andazzo mortificante la ricerca Istat “Noi Italia”, pubblicata ieri? Leggiamo un paio continua
Il “Sì” rimasto al 54%, brutta grana per la Fiat
E’ proprio vero che Mirafiori resta un luogo imprevedibile nei suoi comportamenti collettivi. Lo stabilimento in cui si solo due anni fa, alle elezioni della Rsu, si era manifestata tutta la debolezza di consensi della Fiom Cgil, ridotta a secondo o terzi sindacato interno, nel continua
Voto Fiat: gli operai che non possono scegliere
Questo articolo è uscito su “La Repubblica”. Un presidente del Consiglio che trova naturale legittimare il proposito di Marchionne –cioè il dirottamento all’estero degli investimenti produttivi Fiat in caso di bocciatura dell’accordo di Mirafiori- si assume una responsabilità che oltrepassa il mero infortunio verbale. Conferma continua
Perchè Marchionne vende meno automobili?
Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Opinion leaders di spicco come Mario Monti, Giuliano Ferrara, Mario Pirani lo elogiano addirittura come un condottiero rivoluzionario; militanti di opposta tendenza, come il ministro Maurizio Sacconi e il sindacalista Giorgio Cremaschi, si ritrovano d’accordo nell’affiancarlo a Berlusconi continua
Mirafiori, non è un revival degli anni ’50
La deroga al contratto nazionale dei metalmeccanici senza cui Marchionne rifiuterebbe qualsiasi investimento nello stabilimento di Mirafiori, è faccenda diversa dalla sconfitta della Cgil perseguita neli anni Cinquanta da Valletta. Perchè allora si pianificava un’industria automobilistica nazionale, mentre oggi il non meglio precisato piano “Fabbrica continua
Marchionne e il mito di una nuova destra
Si fa un gran parlare, in questi giorni, del’influsso che potrà esercitare sull’establishment italiano paralizzato la fuoriuscita della Fiat da Confindustria annunciata da Sergio Marchionne. C’è perfino chi sogna una nuova destra thatcheriana, da contrapporsi al populismo e all’interventismo politico che vanno per la maggiore. continua
Il valore del lavoro e la politica distante
Questo articolo è uscito su “Repubblica”. L’ingiustizia plateale di cui è vittima il lavoro dipendente nel nostro paese–rimossa dal governo, trascurata dalla sinistra- si sta riprendendo da sola l’attenzione che le spetta. Solo un establishment miope, che ha lucrato per decenni sulla crescita delle disuguaglianze continua
La Fiom a Roma e la divisione sindacale
Non ho aderito personalmente alla manifestazione nazionale della Fiom Cgil che si tiene oggi a Roma perchè vivo la divisione sindacale come un elemento nocivo di per sè. Danneggia il mondo del lavoro dipendente, ma più in generale danneggia una sana dialettica democratica tra la continua
RIFLESSIONI IN FORMA DI POST
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Saluto con gratitudine Irene Bernardini, donna libera e saggia
Un cancro inesorabile si è portato via in fretta, ieri notte, Irene Bernardini. Una donna talmente solare che mai l’avresti associata alla morte. A Milano e in tutta Italia resterà...
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