Basta telefonate, l’Italia rompa con Gheddafi

Basta telefonate, l’Italia rompa con Gheddafi

La finta equidistanza, l’uso improprio dell’espressione “guerra civile” (come se non ci fossero da una parte il popolo che lotta per la libertà, e dall’altra un esercito che massacra i suoi concittadini), l’illusione di trarre ancora vantaggi dal rapporto privilegiato con Gheddafi, hanno fatto il continua

Gheddafi è il sintomo del nostro razzismo

Gheddafi è il sintomo del nostro razzismo

Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Sarà poi così difficile per noi europei definire il colonnello Muammar Gheddafi per quello che è, ovvero un sanguinario dittatore? Perché noi “campioni” della democrazia liberale facciamo tanta fatica a dire, semplicemente, che dopo quasi 42 (quarantadue!) anni continua

Tremano insieme il colonnello e il Cav

Tremano insieme il colonnello e il Cav

Sono due ossi duri e si somigliano nell’alta concezione che hanno di sè e nella spregiudicatezza con cui gestiscono il potere. Tra gli errori più vistosi della politica estera italiana c’è stato quello di delegare al colonnello Gheddafi un incarico di filtro all’immigrazione dall’Africa che continua

La rivoluzione mediterranea e i nostri faraoni

La rivoluzione mediterranea e i nostri faraoni

Ormai è chiaro, stiamo vivendo un rivolgimento storico. L’effetto domino inaugurato dalla sollevazione in Tunisia manifesta il suo effetto più clamoroso in Egitto, paese-chiave degli equilibri internazionali e epicentro dell’islam sunnita. Mi dicono che Soleiman, il capo dei servizi segreti nominato vicepresidente, sarebbe uomo di continua

Così si tutelano gli interessi italiani?

Così si tutelano gli interessi italiani?

Berlusconi risponde alle preoccupazioni degli Usa sul suo rapporto con Putin sostenendo di avere sempre e solo difeso gli interessi italiani. Ma la politica internazionale ha i suoi codici, e il maestro del conflitto d’interessi li ha violati sistematicamente custodendo nel mistero i suoi numerosi continua

Frattini e la teoria del complotto

Frattini e la teoria del complotto

Ci siamo arrivati, puntualmente, come ogni regime agonizzante. Il ministro degli Esteri quest’oggi ha riferito ai colleghi dell’esistenza di una piano per gettare discredito sull’Italia. Dall’inchiesta su Finmeccanica ai rifiuti di Napoli, passando per Pompei (stranamente non cita l’alluvione in Veneto), senza contare le rivelazioni continua

Scoppiano conflitti, non solo a Terzigno

Scoppiano conflitti, non solo a Terzigno

Ho l’impressione che mentre i mass media si concentrano sul proprio ombelico (censure, dossier eccetera) o titillano la morbosità del pubblico più ignorante (Avetrana) anche in Italia stia diffondendosi in forme nuove il conflitto sociale. Scontri a Cagliari, notti di fuoco a Terzigno con Napoli continua

Afghanistan, la guerra impossibile da vincere

Afghanistan, la guerra impossibile da vincere

Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Sulle bare dei poveri alpini morti in Afghanistan –che una retorica detestabile si ostina a chiamare “ragazzi”, anziché uomini adulti quali sono- rischia di consumarsi un balletto ipocrita. Bombardare il territorio con gli aerei renderebbe forse più sicuro continua

La guerra più lunga degli alpini italiani

La guerra più lunga degli alpini italiani

Ancora una volta è un Lince, il mezzo blindato che ben ho conosciuto in Libano, a saltare per aria insieme ai nostri soldati. Un lutto terribile, un senso di perdita irreparabile che ci fa vergognare per il troppo tempo dedicato alle stupide beghe della politichetta continua