“Il mio nome è Bielski, Tuvia Bielski”

Questo articolo è uscito su “Repubblica”. A furia di scandagliare da decenni il mistero obbrobrioso della Shoah, siamo giunti infine com’era giusto alla celebrazione dell’ebreo combattente, nel quale riconoscersi e inorgoglirsi perché non accettò di essere rinchiuso e trasportato come pecora al macello. E siccome continua