Fiscal Compact, la base della Spd dirà sì o no

giovedì, 7 giugno 2012

L’approvazione del Fiscal Compact si fa più difficile. Il trattato che impone l’austerità all’Unione Europea deve essere approvato da ogni Stato per entrare in vigore, ed ora perfino in Germania la sua introduzione è in discussione. La Spd ha deciso infatti di convocare un congresso per decidere quale linea deve tenere il partito sul Fiscal Compact. La ratifica di un trattato necessita di una maggioranza rafforzata, e la Cdu della Merkel ha bisogno dei voti socialdemocratici affinché il nuovo patto fiscale passi. Da ormai molte settimane però la Spd ha chiesto profonde modifiche per dare il suo assenso al Fiscal Compact, una resistenza rinvigorita anche dalla vittoria di Hollande alle presidenziali francesi. Ora sarà la base socialdemocratica ad esprimersi sul trattato, e dalle fonti della Spd riportate da Die Zeit trapela la presenza di numerose annotazioni critiche al testo. Il gruppo parlamentare della Spd sarà così vincolato dai delegati del proprio congresso per il voto sul Fiscal Compact, una scelta condivisa anche dai Verdi. Angela Merkel voleva approvare il nuovo patto fiscale europeo prima della pausa estiva, ma questa prospettiva appare ora messa in discussione. Per la Spd, come ha rimarcato il leader Sigmar Gabriel, è essenziale che ci sia una tassa europea sulle transazioni finanziarie, una proposta sulla quale c’è stata finora un’apertura dei liberali della Fdp, ma sulla quale la cancelliera non si è ancora pronunciata.

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