Il Giornale: accordo Renzi-Berlusconi per la successione di Napolitano, con l’aiuto dell’amico Verdini

sabato, 15 febbraio 2014

Il governo Renzi non è ancora partito, che già i confini della sua maggioranza, e del suo programma di governo, appaiono piuttosto labili. Sul “Corriere della Sera” e sul “Fatto Quotidiano” si riferisce dello scontro avvenuto tra il PD ed il Nuovo Centrodestra sulle manovre renziane per corroborare la stabilità del suo governo. L’ipotesi di allargarsi a sinistra con Sel ed un po’ di dissidenti di M5S appare al momento naufragata, ma Renzi sembra già avere una carta di riserva per non dover subire i diktat di Angelino Alfano e del resto della truppa Ncd, insostituibile al Senato. Verderemi e D’Esposito scrivono infatti che in questo momento Denis Verdini stia dando una mano all’ancora sindaco di Firenze, per creare un gruppo di senatori scissionisti di Forza Italia che possano dare una mano al nuovo governo. La manovra fa perno su Nicola Cosentino, che in questo momento sta scontrandosi duramente con Caldoro ed ha dato vita a “Forza Campania”. I senatori fedeli all’ex sottosegretario all’Economia, arrestato per rapporti con la criminalità organizzata, sarebbero stati contattati da Verdini, insieme ad altri esponenti di centrodestra di Palazzo Madama. La manovra sarebbe una conferma al patto sulle riforme istituzionali siglato poche settimane fa tra Renzi e Berlusconi, su Italicum, trasformazione del Senato e revisione del Titolo V che regola i rapporti tra Stato e Regioni. Un’intesa che secondo il “Giornale” però non si ferma alle regole, visto che nel patto tra il prossimo presidente del Consiglio ed il leader di Forza Italia ci sarebbe anche un accordo sul successore di Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica aveva evidenziato la sua intenzione di non completare per intero il secondo mandato, ed un’approvazione delle riforme che assicurino stabilità potrebbero spingerlo ad anticipare la sua decisione. Un esponente del M5S, il vice presidente della Camera Di Maio, ha detto oggi al “Fatto” di attendersi a breve le dimissioni di Napolitano, una voce che circola da varie settimane, anche alla luce della delusione del capo dello Stato per la fine prematura del governo Letta.

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