Titolo del quotidiano “Libero” di mercoledì 22 agosto, pagina 4: “La Bce assume per la crisi e fa beneficenza a Lerner”. Giuro, è scritto proprio così, col corredo di una mia fotografia. Avete letto bene? La Bance Centrale Europea assume 40 nuovi dipendenti, e questa è la prima parte del titolo. Ma poi dove l’hanno scoperto, i valenti cronisti di “Libero” che Mario Draghi avrebbe deciso di “fare beneficenza a Lerner”? Semplice: su segnalazione della Banca d’Italia è stata prescelta fra le attività sociali meritevoli di sostegno economico quella sviluppata in Italia da Mus-E onlus, sezione locale di una fondazione globale ideata dal grande violinista Yehudi Menuhin. In tutto il mondo la fondazione organizza corsi e interventi artistici nelle scuole primarie come fattore d’integrazione in grado di superare le barriere linguistiche. Mus-E onlus riceverà dunque dalla Bce un contributo di 110.500 euro. Si dà il caso che fra i tanti consiglieri dell’associazione (presieduta da Riccardo Garrone), tutti ovviamente impegnati a titolo gratuito, ci sia anch’io. Tanto basta a “Libero” per cimentarsi nel demenziale corto circuito: la Bce fa beneficenza a Lerner. Quando si dice la qualità delle notizie.
Nel pomeriggio di oggi, a Rimini, è stato invece Roberto Formigoni a gratificarmi della sua attenzione. In un crescendo di autocommiserazione si è domandato a voce alta: chi ha dato il via alla campagna ostile per far cadere il presidente della Lombardia? Risposta: “Gad Lerner”. Perchè? Perchè firmai il primo editoriale di “La Repubblica” in cui si chiedevano esplicitamente le sue dimissioni. Troppo onore, ma altrettanto demenziale.