Mario Monti all’appuntamento della politica

lunedì, 9 luglio 2012

Era inevitabile che accadesse: per Mario Monti si avvicina il tempo di una scelta politica, alla quale fino a ieri dichiarava di volersi sottrarre. Da più parti, non solo in Italia, il presidente del Consiglio viene sollecitato a proporsi come garante di una continuità nell’azione di governo oltre la scandenza della legislatura. E’ disponibile oppure no? La risposta non può tardare e ieri, per la prima volta, Monti ha lasciato intendere che non esclude tale ipotesi. Mi auguro che si esprima con maggiore chiarezza: se egli ritiene che anche dopo il 2013 l’Italia debba essere guidata da un governo di unità nazionale che coinvolga assieme Pdl, Pd e Terzo Polo, di natura politica e non più solo tecnica, è suo dovere spiegarlo di modo che i partiti facciano le loro scelte davanti agli elettori. La linea che sta portando avanti non è difatti neutra. Esistono strade alternative per fronteggiare la crisi economica e il riassetto delle istituzioni nazionali e europee. Toccherà al popolo sovrano scegliere, e ai leader dei diversi schieramenti indicare prima del voto quale ritengono di intraprendere. La grande coalizione è una delle ipotesi. Mi auguro non sia quella cui si rassegni la sinistra italiana.

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