Silvio e le elezioni presidenziali “bunga bunga”

Silvio e le elezioni presidenziali “bunga bunga”

Mentre al Tribunale di Milano si esibiva in una gustosa deposizione la sua protetta soubrette Marystell Polanco, a Roma l’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, esponeva il suo progetto di riforma costituzionale incentrata sul modello francese. Quando i gionalisti gli hanno chiesto se avesse intenzione continua

La sinistra deve fare i conti con la finanza

La sinistra deve fare i conti con la finanza

Gli scettici di tutto il mondo si sono uniti nell’esultanza per l’umiliazione subita da Obama. Non chiedevano di meglio per dimostrare che il presidente-sorpresa era solo un bluff, non il messaggero di un grande cambiamento. Più serio a me pare riconoscere che Obama, eletto nel continua

Afghanistan, la guerra impossibile da vincere

Afghanistan, la guerra impossibile da vincere

Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Sulle bare dei poveri alpini morti in Afghanistan –che una retorica detestabile si ostina a chiamare “ragazzi”, anziché uomini adulti quali sono- rischia di consumarsi un balletto ipocrita. Bombardare il territorio con gli aerei renderebbe forse più sicuro continua

Copenhagen, la mediocrità del 2009

Copenhagen, la mediocrità del 2009

Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Il 2009 era cominciato con l’attacco israeliano a Gaza, avvertimento preventivo al nuovo presidente degli Stati Uniti non ancora insediato, che non esagerasse con le sue aperture multipolari. Ne è seguito un anno mediocre in cui il mondo continua

L’Iran e l’occidente

L’Iran e l’occidente

Questo articolo è uscito su “Vanity Fair”. Trent’anni fa, nel 1979, quella iraniana fu la rivoluzione dei mangiacassette. Quei piccoli nastri registrati da infilare in magnetofoni portatili, riprodotti a poco prezzo, diffusero per tutto il territorio persiano la voce di un oscuro ayatollah residente in continua

L’onore dei giovani ribelli di Teheran

L’onore dei giovani ribelli di Teheran

Era temerario illudersi che franasse il consenso di Ahmadinejad, fondato su una miscela potentissima tra integralismo religioso, nazionalismo, militarismo e populismo, come se non bastasse sorretto dall’apparato poliziesco del regime. Per questo commuove e suscita ammirazione la rivolta di una parte consistente della società civile continua

Obama e la bella coppia mediterranea

Obama e la bella coppia mediterranea

Molto interessante la corrispondenza dall’America pubblicata su “La Stampa” dall’informatissimo Maurizio Molinari. Pare che Obama non abbia preso bene la visita di Gheddafi a Roma, con tutto quel di più d’onori e riguardi protocollari, riservati a un dittatore che paragona gli Stati Uniti a Al continua

La speranza di Beirut

La speranza di Beirut

Questo articolo è uscito su “Repubblica”. In Libano ha vinto Obama. Senza il suo impegno diretto, culminato nel bellissimo discorso all’islam pronunciato giovedì scorso al Cairo, difficilmente nel paese dei cedri l’elettorato si sarebbe pronunciato così nettamente su posizioni filo-occidentali, ridimensionando il peso politico di continua

…e in Libano vince Obama

…e in Libano vince Obama

Solo un flash di esultanza per il risultato elettorale che ridimensiona in Libano le pretese degli Hezbollah. Continueranno a far parte di un governo di unità nazionale, ma continueranno a farlo da una posizione di minoranza. Il paese dei cedri non si trasformerà in una continua

Obama e l’islam: provarci è un dovere

Obama e l’islam: provarci è un dovere

Mi dispiace per i tifosi di Oriana Fallaci e per tutti i propugnatori nostrani dell’”armiamoci e partite”. Ma il presidente degli Stati Uniti aveva il dovere di provarci e con il discorso pronunciato oggi al Cairo ha preso definitivamente le distanze dai teorici del conflitto continua