Roberto Maroni è in fuga dalle interviste televisive?

giovedì, 14 febbraio 2013

Mi auguro di sbagliarmi ma ho l’impressione che da qualche giorno Roberto Maroni sia in fuga. “La Padania” segnala poche iniziative elettorali, forse sapendo che i giornalisti andrebbero a fargli la posta là dove il candidato presidente della Lombardia si presenta in pubblico. Partecipa solo a trasmissioni addomesticate. La fedelissima portavoce Isabella Votino gli evita situazioni da selva di microfoni davanti alla bocca. Nessuna risposta a chi gli chiedeva di partecipare a un confronto tv con i suoi competori Ambrosoli, Albertini, Carcano, Pinardi. L’ultima volta che abbiamo sentito la sua voce è stato per annunciare querele contro “Repubblica” e “Il Fatto” che adombravano tangenti di Finmeccanica alla Lega. Ma resta il fatto che Giuseppe Orsi è stato molto, molto vicino a Maroni. Il quale si è compiaciuto di rivendicare un ruolo decisivo nella sua nomina, solo pochi mesi fa. La base leghista ribolle di malumori, la ramazza è stata sostituita da piccate dichiarazioni contro “la giustizia a orologeria”. Ci chiediamo se prima della fine della campagna elettorale Maroni avrà la compiacenza di rispondere alle domande della libera stampa. O se intenda limitarsi a una propaganda senza confronto che testimonia solo il suo imbarazzo.
Ricordo ancora una volta che nel periodo in cui si dispiegavano le più incredibili malversazioni e ruberie di denaro pubblico, anche da parte di esponenti del suo partito, Maroni era ministro degli Interni. Cioè il politico incaricato di vigilare sull’ordine pubblico e la legalità. Possibile che con tutti gli apparati di cui disponeva non si sia accorto di nulla? Incapace o connivente?

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