Umberto Bossi e la verginità

giovedì, 10 novembre 2011

Quando Bossi auspica che la Lega possa “rifarsi una verginità” tornando all’opposizione di un governo Monti, viene voglia di seguirlo nella volgarità della metafora. Nei paesi arabi purtroppo è invalsa questa assurda usanza di giovani donne che, pur di nascondere al futuro sposo di avere già avuto esperienze sessuali, si mettono nelle mani di medici senza scrupoli pagandogli la pseudoricucitura. Un simile episodio è raccontato nel bellissimo film “Caramel” della regista-attrice libanese Nadine Labaki. Bossi consentirà che dopo tanti anni di maneggi romani può anche tornare a esibirsi in canottiera e a fare le pernacchie a Mario Monti, ma nessuno crederà mai più alla sua illibatezza.

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