Quelli che adoravano lo stile Marchionne

giovedì, 22 luglio 2010

A sinistra erano parecchi, gli ammiratori dello stile di Sergio Marchionne. E non solo per il pullover. L’uomo sprigiona in effetti il fascino del capitalismo senza frontiere, apolide qual è la sua stessa biografia. Nè si può pensare che la Fiat avrebbe tratto vantaggio da una gestione più provinciale, o addirittura protezionistica, visto la crisi di prodotto e finanziaria in cui versava.
Ora però gli innamorati di Marchionne -da Chiamparino a Fassino, fino a Bertinotti- devono evitare la tentazione del dietrofront, magari nel nome di un poco difendibile interesse nazionale. C’è un argomento più difficile e quasi del tutto inedito da portare avanti, a sinistra. Non gli operai italiani contro gli operai serbi, polacchi, brasiliani, statunitensi. Ma un collegamento per avvicinare -e migliorare- le condizioni di lavoro in ciascuno dei paesi in cui la Fiat s’impanta. A azienda multinazionale, sindacato multinazionale. Complicato, ma non c’è alternativa efficace.

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