Dopo Bossi, Ciarrapico: questa è la destra

giovedì, 30 settembre 2010

Il becero senatore Giuseppe Ciarrapico che in aula crede di insolentire Fini chiedendogli se si è già procurato la kippà, cioè il copricapo religioso ebraico, è il simbolo della vergogna del centrodestra italiano che contiene al suo interno gli umori più beceri e reazionari, fino all’antisemitismo. Berlusconi ha grattato il fondo del barile. Solo pochi giorni fa, a Taormina, è andato a baciare la pantofola della Destra di Francesco Storace, promettendogli posti di governo. Questa gentaglia è davvero convinta che dietro al dissenso di Fini si muova chissà quale potentato internazionale, e alimenta gli stereotipi peggiori da cui la loro storia è macchiata. Nel mentre Bossi chiede scusa ai romani per avergli dato dei “porci” -ma lo fa solo opportunisticamente per salvare il posto da ministro- esplode una nuova contraddizione di questa maggioranza che raduna nelle sue fila (non solo, ma anche) malavitosi e topi di fogna.
P.S.: Prevengo i furbacchioni che volessero ricordare l’amicizia fra Ciarrapico e Carlo Caracciolo come se essa costituisse una prova di correità. Che il defunto editore di “Repubblica” frequentasse anche cattive compagnie non può essere certo addotto a attenuante della loro bassezza.

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