Tremonti se la caverà riconoscendo di avere fatto “una stupidata” e accusando settori deviati dello Stato di averlo spiato, pedinato per conto di Berlusconi? Insomma, lui sarebbe una vittima, un perseguitato indotto a commettere una leggerezza? Si potrebbe forse prendere in considerazione il suo esilissimo argomento, non ci fossero di mezzo dieci anni di collaborazione organica con Marco Milanese, da lui prescelto come braccio destro. Vuole forse dirci Tremonti che non conosceva attitudini e propensioni del suo principale collaboratore? Ma va là… Quand’anche fosse, significherebbe che il ministro non è così intelligente come ama dirsi.