Caro Gianni, non replicare la reticenza di Bersani

sabato, 16 novembre 2013

Ecco il testo della mia lettera a Gianni Cuperlo.
Caro Gianni,
ora che la tua campagna per un Pd “bello e democratico” entra nel vivo, viene naturale a chi, come me, apprezza i contenuti del tuo documento congressuale, chiederti una parola chiara anche sul rapporto fra sinistra e affari così come è stato declinato dalla tua area politica di provenienza.
Rileggo le telefonate di Maria Rita Lorenzetti, passata in fretta da presidente di Regione a top manager, con altri dirigenti Pd e altri top manager. Il tono è sempre lo stesso, un po’ supponente, nel difendere interessi aziendali sullo smaltimento dei fanghi piuttosto che nel promettere candidature al Parlamento. Nessuna sorpresa, certo. Come non sorprendevano le telefonate di Giuseppe Mussari quando ancora era il potente banchiere del Monte dei Paschi di Siena e dispensava trasversali assicurazioni di favori, sempre però esibendo il rapporto privilegiato che lo legava a quella medesima area politica.
Pierluigi Bersani mostrò i limiti della sua leadership allorquando non seppe approfondire alcun discorso di verità sulla vicenda di Filippo Penati, il suo più stretto collaboratore nella segreteria del Pd e nel rapporto col mondo delle imprese settentrionali. Mi auguro che voglia essere tu a rompere questa consuetudine di reticenza. Non si tratta di scadere nel giustizialismo ma di spiegare a se stessi e agli altri quel che non va nel rapporto di potere instaurato da tempo da questa sinistra inseritasi nell’establishment col sistema delle imprese pubbliche e private e con la finanza.
Il tuo impegno di rimettere il tema della giustizia sociale al primo posto nell’iniziativa della sinistra,rende inevitabile un riesame critico. Anche perché il peso di quelle pratiche favorisce la cavalcata trionfale di Renzi: pare quasi che la sua biografia lo esima dal fare i conti con il passato e, quanto al futuro, egli rivendica spavaldo di volta in volta i suoi flirt dimostrativi con le storie imprenditoriali di successo. Che si tratti di Marchionne, Briatore, Cavalli o Davide Serra. A te non è concesso di essere spregiudicato.
Con amicizia,
Gad

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