Un Parlamento alla Milanese

giovedì, 22 settembre 2011

La Borsa che crolla e lo spread che schizza all’insù mentre un Parlamento di impuniti garantisce l’immunità al “Consigliere politico” del ministro dell’Economia, in barba alle evidenze delittuose che hanno trovato numerosi riscontri: ecco lo scenario più classico di un regime in sfacelo. Peccato che trascini con sè l’economia nazionale. Ricorderemo questi parlamentari nominati dall’alto come coloro che già finsero di credere alla favola di Ruby nipote di Mubarak, e ora s’inventano chissà quale “fumus persecutionis” pur di proteggere un ingordo che disonora le istituzioni. Ricordiamoceli, quando verrà il momento di rinnovare il Parlamento, speriamo con una legge più decente di quella vigente. La Lega conferma di essere un partito indifferente ai valori dell’onestà. Per il potere è disposta a stare con i delinquenti. Il Pdl non è in grado di emanciparsi da Berlusconi, i suoi gerarchi confidano di andare a fondo con lui senza rinunciare però al bottino accumulato nel frattempo. Mi spiegate perchè un investitore straniero dovrebbe fidarsi a rischiare dei soldi in un paese governato da simili figuri?
P.S. La Santanchè e altri esponenti del centrodestra s’indignano con Tremonti che non è venuto in aula a votare per il suo coinquilino Milanese. Io mi scandalizzo perchè Tremonti se l’è scelto, lo ha promosso deputato e consigliere politico, ne ha subito o forse incoraggiato le malefatte, e poi ha pensato di cavarsela dicendo solo “mi ero sbagliato”. Chi se la beve, ministro Tremonti?

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